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I VOLTI DI FORNESIGHE
25° rassegna dei volti lignei dei carnevali di montagna
Fornesighe di Zoldo (BL) 7-8 febbraio 2014
Si dice “Gnaga”, non è nulla di strano, solo una maschera, ma non una maschera sola.
- 1- Conchigliosauro - Paolo Moro, 2- Co le rodele fuora posto - De Marco Fabio, 3- Brucerai con me nelle fiamme... - Mosena Maurizio, 4- L´alcol al gá brusá al zervel! - Buogo Ruggero
Ugo Gazzola di Barco Mocenigo fa parte della Giuria d’esperti composta da personalità eminenti nei campi dell’Arte, del Giornalismo, della Cultura, del Folclore e delle Tradizioni della Montagna.
La giuria decreterà il vincitore assoluto del concorso. Verranno inoltre assegnate delle menzioni speciali alle opere di maggiore rilievo. Un premio speciale, Premio Giuria popolare, sarà assegnato su segnalazione dei visitatori mediante apposite schede. La proclamazione dei vincitori avverrà l’ 8 Febbraio 2015 alle ore 16:00 nel corso della manifestazione.
L’associazione Al Piodech Zoldan è la promotrice della Rassegna dei volti lignei dei Carnevali di Montagna, che a seguito del felice esito delle precedenti manifestazioni che hanno visto la partecipazione attiva della gente di Zoldo e delle Province limitrofe, ha deciso anche quest’anno di ripetere l’iniziativa, con l’auspicio di un ulteriore possibile ampliamento all’area alpina in generale, nella speranza di rivalutare la comune tradizione dolomitica della maschera lignea.
La partecipazione al concorso è completamente gratuita e aperta a tutti. Le opere presentate saranno esposte durante la manifestazione della Gnaga.
Gli scultori non provengono solamente dalla zona dolomitica, ma anche dalla pianura e dall’estero e si sono cimentati nella prova secondo le regole del concorso indetto dall’associazione organizzatrice.
I volti dovranno essere attinenti ed interpretare il tema proposto ed esprimerne il significato. Il tema proposto per l’edizione 2015 del Concorso è: “I 4 Elementi”: Gli elementi naturali, cioè il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra.
I volti eseguiti in materiale ligneo, dovranno avere dimensioni, spessore e peso tali da corrispondere ai canoni tradizionali per essere indossati in occasione delle sfilate.
La giuria decreterà il vincitore assoluto del concorso. Verranno inoltre assegnate delle menzioni speciali alle opere di maggiore rilievo. Un premio speciale, Premio Giuria popolare, sarà assegnato su segnalazione dei visitatori mediante apposite schede. La proclamazione dei vincitori avverrà l’ 8 Febbraio 2015 alle ore 16:00 nel corso della manifestazione.
L’associazione Al Piodech Zoldan è la promotrice della Rassegna dei volti lignei dei Carnevali di Montagna, che a seguito del felice esito delle precedenti manifestazioni che hanno visto la partecipazione attiva della gente di Zoldo e delle Province limitrofe, ha deciso anche quest’anno di ripetere l’iniziativa, con l’auspicio di un ulteriore possibile ampliamento all’area alpina in generale, nella speranza di rivalutare la comune tradizione dolomitica della maschera lignea.
La partecipazione al concorso è completamente gratuita e aperta a tutti. Le opere presentate saranno esposte durante la manifestazione della Gnaga.
Gli scultori non provengono solamente dalla zona dolomitica, ma anche dalla pianura e dall’estero e si sono cimentati nella prova secondo le regole del concorso indetto dall’associazione organizzatrice.
I volti dovranno essere attinenti ed interpretare il tema proposto ed esprimerne il significato. Il tema proposto per l’edizione 2015 del Concorso è: “I 4 Elementi”: Gli elementi naturali, cioè il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra.
I volti eseguiti in materiale ligneo, dovranno avere dimensioni, spessore e peso tali da corrispondere ai canoni tradizionali per essere indossati in occasione delle sfilate.
LA GNAGA
Si dice “Gnaga”, non è nulla di strano, solo una maschera, ma non una maschera sola. La Gnaga è un personaggio doppio che si compone della sagoma di una anziana signora dagli ingombranti zoccoli in legno, costretta nonostante l'età a portare sulle sue spalle nella gerla un giovane, che sorride giulivo. E' Carnevale ed è quindi il momento in cui è concesso scardinare il meccanismo dell'ordine reale delle cose e per un tempo limitato scambiarsi i ruoli.
La maschera consente tutto ciò e permette di sfogare le tensioni accumulate in un anno di “normalità”. Il rito del carnevale , che non altro deriva se non dagli antichi riti agrari mirati a chiedere fertilità delle terre e abbondanza delle messi, permette attraverso il suo trasgressivo passaggio di entrare in una nuova vita. E da tutto ciò non è lontano il carnevale di Fornesighe: i ragazzi si travestono da donne, la vecchia Gnaga porta un giovane, auspicio che l'inverno porti sempre la primavera, e tanta voglia di far chiasso in giro per il paese.
La Gnaga di oggi nasce da un lunga tradizione che ha avuto origine nel 1897 per iniziativa di Valentino Toldo detto “Nin di Rosa” che prese forse spunto da tradizioni svizzere da dove era emigrato. Prendendo dalla culla il piccolo figlio compì per primo assieme ad altri amici la passeggiata per le vie del piccolo borgo, destinata ad essere ripetuta poi dai coscritti e a diventare la numerosa sfilata di oggi...la “Gnaga”!.
La maschera consente tutto ciò e permette di sfogare le tensioni accumulate in un anno di “normalità”. Il rito del carnevale , che non altro deriva se non dagli antichi riti agrari mirati a chiedere fertilità delle terre e abbondanza delle messi, permette attraverso il suo trasgressivo passaggio di entrare in una nuova vita. E da tutto ciò non è lontano il carnevale di Fornesighe: i ragazzi si travestono da donne, la vecchia Gnaga porta un giovane, auspicio che l'inverno porti sempre la primavera, e tanta voglia di far chiasso in giro per il paese.
La Gnaga di oggi nasce da un lunga tradizione che ha avuto origine nel 1897 per iniziativa di Valentino Toldo detto “Nin di Rosa” che prese forse spunto da tradizioni svizzere da dove era emigrato. Prendendo dalla culla il piccolo figlio compì per primo assieme ad altri amici la passeggiata per le vie del piccolo borgo, destinata ad essere ripetuta poi dai coscritti e a diventare la numerosa sfilata di oggi...la “Gnaga”!.
FORNESIGHE DI ZOLDO
Fornesighe s'aggrappa alla costa: le strade piane tagliano l'erta...
le case hanno l'idea di allungare il collo una dietro l'altra in un gioco di tetti e di vicoli...
le lame di sole vivificano i colori.
Aurelio Garobbio
Adagiato su un dolce pendio esposto a sud, Fornesighe (1000m s.l.lm.) gode di un panorama dolomitico sul gruppo del Tamer San Sebastiano e Sugli Spiz di Mezzodì, propaggini nord del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Camminando tra i vicoli che si snodano fra un rustico e l’altro in questa frazione del Comune di Forno di Zoldo (Val di Zoldo) si respira un'aria di altri tempi. Fornesighe presenta ancora elementi architettonici del passato qui magicamente conservati, ha infatti dell'incredibile che negli anni passati non si siano sviluppati incendi distruttivi per cui le vecchie case di legno e pietra si sono mantenute in tutta la loro originalità.
Una visita sarà una piccola gioia e occasione migliore per farlo è senz'altro partecipare ad una delle manifestazioni culturali che qui si organizzano: la Gnaga e il concorso di volti lignei il primo fine settimana di febbraio e Fornesighe in musica il secondo fine settimana di agosto. La singolarità di Fornesighe non risiede solo nella sua architettura ma, nonostante i cambiamenti a cui è stata soggetta la montagna, nella sua vivacità.
Merito è sicuramente dell'amore per il proprio paese e dell'associazione culturale che coinvolge praticamente tutti gli abitanti Al Piodech Zoldan.
le case hanno l'idea di allungare il collo una dietro l'altra in un gioco di tetti e di vicoli...
le lame di sole vivificano i colori.
Aurelio Garobbio
Adagiato su un dolce pendio esposto a sud, Fornesighe (1000m s.l.lm.) gode di un panorama dolomitico sul gruppo del Tamer San Sebastiano e Sugli Spiz di Mezzodì, propaggini nord del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Camminando tra i vicoli che si snodano fra un rustico e l’altro in questa frazione del Comune di Forno di Zoldo (Val di Zoldo) si respira un'aria di altri tempi. Fornesighe presenta ancora elementi architettonici del passato qui magicamente conservati, ha infatti dell'incredibile che negli anni passati non si siano sviluppati incendi distruttivi per cui le vecchie case di legno e pietra si sono mantenute in tutta la loro originalità.
Una visita sarà una piccola gioia e occasione migliore per farlo è senz'altro partecipare ad una delle manifestazioni culturali che qui si organizzano: la Gnaga e il concorso di volti lignei il primo fine settimana di febbraio e Fornesighe in musica il secondo fine settimana di agosto. La singolarità di Fornesighe non risiede solo nella sua architettura ma, nonostante i cambiamenti a cui è stata soggetta la montagna, nella sua vivacità.
Merito è sicuramente dell'amore per il proprio paese e dell'associazione culturale che coinvolge praticamente tutti gli abitanti Al Piodech Zoldan.