venerdì, 26 aprile 2024

SCIOLTI NELL'ACIDO

giornata della memoria, 20 MESI DIETRO I RETICOLATI

Villa Priuli, Castello di Godego. Sabato mattina 26 gennaio 2013

"PRIGIONI" IERI E OGGI, DENTRO E FUORI DI NOI. Strazianti reticolati e corpi arsi, materie consumate nella terra. Pensieri e ricordi scolpiti nell'animo e nella storia

2 SCAMPATI AI FORNI
GIORNATA DELLA MEMORIA – 20 MESI FRA I RETICOLATI

Un titolo straziante che mi porta ad un lavoro creato con i reticolati per le carceri vecchie di Torino, in concomitanza della fiera Artissima, una mostra che poi è saltata per fare spazio ad artisti più giovani.
Il reticolato è uguale a costrizione violenta. Il reticolato mi fa sempre prigione.

PRIGIONI IERI E OGGI, DENTRO E FUORI DI NOI

Mettersi a lavorare sul tema “PRIGIONI” è come staccarsi
dalla vita quotidiana per entrare in un mondo fatto di
ingiustizia, oppressione, abuso, ricatto, tradimento, delusione, sofferenza.
In silenzio, nasce l’opera. In silenzio si entra nell’opera
Manipolare le canne di bambù come fossero esseri umani. Ossa.
Legare, tagliare e bruciare.
Muoversi nello spazio/tempo e trovare spezzato il binomio uomo/pensiero.
Tagliare e legare fili colorati per ricostruire un intrecciare di pensieri.
Pensare che la fame, il freddo, il bastone, l’assalto dei cani, l’esposizione dei corpi nudi al rigore dell’inverno, la fatica, le iniezioni di benzina, di fenolo, di acido prussico, l’asfissia, la cremazione di vittime non ancora spirate, il lancio nei precipizi, la fustigazione, la decimazione in massa, tutto ciò che può essere concepito dalla follia omicida ha trovato nelle prigioni e nei campi di concentramento il terreno fertile per le esperienze più vaste e crudeli.

Lavorare in silenzio per rendersi conto che queste orribili crudeltà
non sono state il prodotto della follia
ma sono state il prodotto di un’intelligenza perfida, astuta, criminale, raffinata.

Ascoltare! Sentir venire a galla quel tormento che si esplica in mille forme, che rode, che penetra e scava, che dilacera non la carne ma lo spirito.
Non sentire il tormento della carne ma quello dell’anima.
Saranno sopravvissuti in cento anziché mille, o saranno tornati in mille anziché diecimila conta per le fredde ed inutili statistiche.
Per noi conta il fatto che i vivi ed i morti sono stati ingiuriati, vilipesi, angariati nei sentimenti più sacri da una barbara torma di individui che hanno annullato la persona e la dignità umana.
I pensieri, gli ideali e i desideri, la voglia di vivere
sopravvivono alla distruzione del corpo

Castello di Godego, Centro Culturale Villa Priuli, 26 gennaio 2013 - Ugo Gazzola
Con parole di Sergio Coalova matricola n°82331 a Mauthausen

UGO GAZZOLA da Castello di Godego - TV
Fondatore del Laboratorio Scuola di Restauro Barco Mocenigo. Operatore nella conservazione del patrimonio artistico storico alterna l'attività fra il passato ed il presente sperimentando materiali antichi con quelli moderni.

...abbandonare i materiali usati tradizionalmente nell'arte per dedicarsi a materiali naturali, ecologici induce a sognare a creare forme semplici a portata di mano, senza pretese. nelle opere ambientali l'uso della canna di bambù e nastri colorati diventa Arte, contemporaneamente pentagramma e melodia di una sonata così discreta quanto indispensabile. Queste opere mettono in equilibrio noi e il nostro rapporto con la natura. Altri materiali "moderni", plastica e terre colorate, si prestano a dare corpo e luce diversa alle Opere d'Arte. Per effetto dell'elettricità elettrostatica le particelle di colore sembrano impazzire. L'Opera d'Arte sembra che abbia un proprio moto perpetuo che ci istiga a toccare. Ci piace, e siamo sempre più liberi di farlo, toccare, palpare, tastare con leggera sensualità o con maniacale ferocia...

...innovatore e plasmatore, disegnatore ed artiere, restauratore e conservatore, andrebbe chiamato con una parola sola, chiara e precisa: Maestro. Nel contesto della tradizione artistico-artigianale italiana, questo nome viene dato ad una persona che è stata avviata, iniziata, che conosce il segreto. Il segreto del mestiere, innanzitutto e di tutto quello che l'Arte artigianale sprigiona e che la lingua del nostro secolo, quella quotidiana, evita accuratamente. Penso ai termini quali Armonia, Bellezza, Proporzione, Equilibrio... Veramente qualsiasi cosa le mani esperte di Ugo tocchino, indifferentemente che si tratti di restaurare una scultura in legno policroma o di creare un mobile moderno, di proteggere un affresco o ancora di un intervento edile ad un castello medioevale, non dimenticando anche la creazione di decorazioni alla trompe d'oil o di scenografie teatrali, egli ci comprova la sua indubbia energia, il suo talento...
Robert Pauletta

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