venerdì, 26 aprile 2024

ih loc filippetto

MARIA PIA FILIPPETTO espone dal 27.2 al 13.3 in Barco Mocenigo

via Marconi 66 Castello di Godego TV - orari: martedì-venerdì su prenotazione, sabato-domenica 10.00/12.00 - 15.00/18.00

Artista sorda nata a Tombolo PD e residente a Parigi dove insegna arte nei musei cittadini.

INFO:
Curatrice della mostra Yvette Sambe
Castello di Godego, 4 gennaio 2022
ASSOCIAZIONE CULTURALE BARCO MOCENIGO Via Marconi, 66 – 31030 CASTELLO DI GODEGO (Treviso)
Tel 0423 468535 Presidente Ugo Gazzola 3356158335 - info@barcomocenigo.it - www.barcomocenigo.it

Castello di Godego, 27 febbraio 2022, ore 10.30presentazione Artista Maria Pia Filippetto
Troviamo nel suo lavoro influenze che riflettono i luoghi in cui ha vissuto e studiato pittura.
Maria-Pia Filipetto è nata nel 1954 a Tombolo (Padova-Italia), ora si è stabilita a La-Ferté-sous-Jouarre, alla periferia di Parigi. La sordità di cui sofre, non le ha impedito di frequentare l’Accademia d'Arte di Padova. Ha viaggiato molto e ha vissuto in Senegal per diversi anni. Questo spiega perché nei suoi quadri ritroviamo i colori caldi dell'Africa. Influenzata da Picasso si esprime componendo all'interno di spazi geometrici, ma sono le numerose curve che donano alle sue opere una morbidezza rasserenante dando anche un'impressione di movimento. È orgogliosa nel dire: “Ho iniziato a dipingere giovanissima e non ho mai smesso”.

France 5, l'arte prima di tutto, scrive: Per Maria-Pia Filippetto, pittrice, è il colore che prevale. Dai suoi viaggi, riporta nuove forme e si ispira al design contemporaneo e alla moda per i suoi dipinti. Il suo stile sembra rasserenante e sereno, eppure l'artista ha dovuto lottare per farsi conoscere e imporre il suo lavoro alle gallerie. In effetti, per contrastare il discorso trito e ritrito di "è impossibile" per i sordi, colma la sua mancanza di fiducia forgiando un personaggio combattente. Grazie a questa forza e al sostegno di certi udenti riesce a perseverare nella sua arte.

Per Corinne Guilbaud, assistente culturale Sinagoga Centre d'Art de l'Ancienne - 28, boulevard de Turenne: Le opere di Maria Filipetto sono ritratti dai quali si sprigiona un'energia serena e danno un'impressione che si potrebbe definire di calma in movimento.
Sono "un inno alla vita, un inno alle donne" l’artista associa il colore alla linea per esprimere i suoi sentimenti, la sua emozione davanti alla maternità, l'amore tra una madre, una persona anziana e un bambino...

Esposizione all’Institut National des Jeunes Sourds de Paris.
Nudo. Sono quasi tutti nudi. Perché Maria Pia Filippetto ci invita nell'intimo. In ogni tela inserisce in una cornice i suoi personaggi: il cielo, la terra e la verticalità che li unisce. Al centro, addossati a questa verticalità, donna, uomo, bambini. Ma i corpi non sono rinchiusi lì. La leggera curvatura del dorso si basa sulla linea che sale di qualche centimetro dal bordo della tela, sempre lo stesso margine. La testa spesso supera la linea superiore, più vicina al cielo. E i piedi prendono il loro appoggio a terra, sotto la linea inferiore. Questo dà loro una forza speciale. C'è malinconia in queste opere, una tristezza che a volte si insinua nei colori, ma anche una volontà feroce, che nei rossi mette la sua affermazione. La vita è dunque lì, in questi volumi, questi cerchi dove sono iscritti polpacci, cosce, glutei, seni e volti di donne. Ma le donne di Maria Pia Filippetto hanno le guance rosse, le ombre azzurre. Non sono lascive: sono potenti e sembrano aspettare. A volte le linee si allungano per esprimere un'infanzia, un'adolescenza. A volte si apre una porta, a volte le barche sono pronte a partire, a volte gli alberi fanno un richiamo lontano, che trabocca il cielo.

Gérard Roger del giornale Il Pays Briard scrive di lei.
… "Innamorata" e sogna di "contribuire allo sviluppo della vita artistica”.Tutto questo, ci racconta con le sue mani, sorretta da uno sguardo che la dice lunga sulla sua forza di carattere, la sua gioia di vivere e la sua sensibilità. Maria Pia Filipetto, infatti, è sorda, è venuta all'inaugurazione con la sua interprete in lingua dei segni francese, Pauline Wauthier. Non è sempre stato facile per lei imporsi, farsi conoscere, ma grazie al suo carattere di "combattente", riesce a convincere, a trasmettere la sua energia creativa. Dopo essere stata formatrice di lezioni di pittura per sordi a Padova e poi a Dakar in Senegal, attualmente insegna a Parigi. Parallelamente, dal 1976, espone in Italia, Svizzera, Senegal e Francia: a Saint-Laurent du Var, Metz e Parigi (gallerie Art Present e Actis), ha partecipato al salone Maisse

Ugo Pezzetta, sindaco per la città di La-Ferté-sous-Jouarre, dice dell'artista che lei "incarna la donna italiana", con la sua energia, la sua forza di carattere...

La curatrice della mostra Yvette Sambe
Castello di Godego, 4 gennaio 2022

ASSOCIAZIONE CULTURALE BARCO MOCENIGO Via Marconi, 66 – 31030 CASTELLO DI GODEGO (Treviso)
Tel 0423 468535 Presidente Ugo Gazzola 3356158335 - info@barcomocenigo.it - www.barcomocenigo.it

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